Polli e uova, un vanto per la Lombardia

A livello nazionale la filiera del pollo genera un fatturato di oltre 5,7 miliardi di euro e un valore condiviso di circa 8 miliardi: nel 2018 la filiera di pollo e carni bianche ha infatti determinato ricadute economiche e occupazionali per 7,9 mld di euro, pari a quasi mezzo punto del pil 2018. L’avicoltura italiana è l’unico comparto zootecnico che garantisce un prodotto e una filiera 100% Made in Italy: dagli animali, nati e allevati in Italia, alla trasformazione, dalla logistica al prodotto finale. Un comparto dove la Lombardia riveste un ruolo di primo piano. Nella regione, infatti, sono presenti 1.549 allevamenti di polli da carne e tacchini con 16,3 milioni di capi in grado di generare un valore di 461 milioni di euro. Gli allevamenti di galline ovaiole sono 954 con 14,3 milioni di capi. Le uova prodotte sono più di 2,3 milioni per un valore di 197 milioni di euro (Fonte: Distretto della filiera avicola lombarda).

“Il settore avicolo in Lombardia -sottolinea Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi della Regione Lombardia-, conta il 10% degli allevamenti avicoli nazionali e il 16% dei capi allevati sul territorio nazionale, di cui il 46% orientato alla produzione di uova. Il 30% dei polli prodotti in Lombardia è “made in Brescia” con circa 13,5 milioni di capi, segue Mantova con circa 8 milioni, Cremona con 4 milioni e Bergamo con 3,8 milioni. Qualità e leadership impongono oggi più che mai di promuovere un modello di sviluppo nel quale le diverse componenti della filiera siano integrate in un’ottica di informazione e trasparenza verso i consumatori, sicurezza e benessere animale, sostenibilità ambientale”.

Il distretto, istituito nel 2014 è un collettore fra i diversi interessi del settore e porta avanti quest’ultimi in modo proficuo come spiega Mario Crescenti, presidente del Distretto della filiera avicola lombarda e vicepresidente Unaitalia. “Il distretto punta al superamento del dualismo, insito da sempre nella storia del settore avicolo: allevatore/ trasformatore. Infine, stimola il confronto, fondamentale strumento di crescita e miglioramento, e persegue l’obiettivo di raggiungere una visibilità politica e un sempre maggior riconoscimento a livello istituzionale del settore avicolo lombardo”.

Secondo Unaitalia, in meno di dieci anni il settore avicolo ha fatto passi molto importanti sul fronte del benessere animale, della sicurezza e della riduzione degli antibiotici (-80% rispetto al 2011). Tutto questo mantenendo invariata la qualità e la sicurezza dei prodotti avicoli che arrivano al consumatore ed aumentando l’attenzione al benessere degli animali allevati. Purtroppo, sono ancora molti i luoghi comuni sul pollo come l’allevamento in batterie e l’uso di ormoni per accelerare la crescita. Il sistema in batteria non si usa più dagli anni 50 e gli ormoni non solo sono vietati, ma sono anche antieconomici per l’allevatore: i mangimi moderni garantiscono una crescita sana e un’alimentazione equilibrata agli animali senza necessità di aggiungere altro.

“Nel 2018 ci sono stati 8.500 controlli nel settore dei polli e in nessun caso è stato riscontrato l’uso di ormoni -spiega Mario Crescenti-. Stiamo parlando di un comparto che presenta un livello di sicurezza altissimo”. Gli antibiotici sono utilizzati solo a scopo curativo e sempre sotto il controllo del veterinario, inoltre agli animali trattati è riconosciuto un tempo di sospensione per smaltire gli antibiotici. Del resto, la principale profilassi è rappresentata da un ambiente sano, pulito e arieggiato in cui far crescere i polli. Oggi quasi tutti gli allevamenti applicano criteri di benessere animale seguendo parametri comunitari.

Così come per le carni avicole, ancora di più la produzione di uova è stata influenzata da nuove dinamiche nei consumi, con una crescente domanda da parte dei consumatori di uova allevate a terra, quindi a maggiore valore aggiunto.

Nel 2018 il settore italiano delle uova ha prodotto 12 miliardi e 253 milioni di uova che conferma l’Italia come quarto produttore europeo dopo Francia, Germania e Spagna. Delle 208 uova pro-capite consumate nel 2018, il 68% è andato alle famiglie (142 uova a testa), mentre il restante 32% (66 uova per abitante) è stato impiegato dall’industria, artigianato e collettività, ed è stato quindi consumato attraverso pasta, dolci e preparazioni alimentari varie.

In termini di volumi, le vendite di uova da allevamento a terra (pari al 45% dell’offerta) sono aumentate del +28%, mentre quelle di uova da gabbie arricchite (42% dell’offerta) sono diminuite del -19%.

Le vendite delle altre due tipologie di uova, residuali da un punto di vista quantitativo, sono cresciute del 12% (uova bio) e del 25% (uova da allevamento all’aperto).

La Millenaria

Il settore avicolo lombardo è stato protagonista dell’edizione 2019 di Fiera Millenaria a Gonzaga (Mantova) dal 31 agosto all’8 settembre, con aree espositive e un ricco cartellone di iniziative dedicate agli operatori della filiera avicola regionale, con ampio spazio alla divulgazione e all’informazione al pubblico. L’appuntamento è stato presentato durante un evento organizzato a Milano presso Identità Golese.

Carne che piace

La carne di pollo piace agli italiani. Infatti, il 35% degli acquisti domestici di carni fresche è rappresentato da carni avicole, che registrano una crescita costante sia nei volumi sia nella spesa (+0,6% i volumi e +3,6% sul 2017; elaborazione Ismea su dati Nielsen). Il pollo è molto apprezzato al Sud (30% degli acquisti, +2,8% sul 2017), nel Nord-Ovest (26%) e nel Centro Italia (25%). A trainare i consumi delle famiglie italiane sono i panati e preparati (+9,3% in volume e +10% in valore sul 2017): prodotti a maggiore valore aggiunto che vengono prediletti per facilità e velocità di preparazione. Con il pollo, il consumatore ha la garanzia di acquistare sempre un prodotto made in Italy (la produzione copre interamente il fabbisogno nazionale e consente anche di esportare), un prodotto buono, sicuro e sempre fresco, grazie a una filiera integrata e ai controlli rigorosi in materia alimentare.

Massimo Gianvito

Polli e uova, un vanto per la Lombardia - Ultima modifica: 2020-02-21T09:00:13+00:00 da Redazione Meat