La qualità gallese è tutta nell’erba di brughiera

Il fiore all’occhiello della produzione gallese è sicuramente la carne di agnello che in Italia rappresenta la maggior parte delle vendite. “Il Galles -afferma Jeff Martin, responsabile HCC Meat Promotion Wales Italia-, conta tre milioni di abitanti e circa 11 milioni di ovini ed è il più grande produttore ed esportatore di carne ovina d’Europa”.

In Italia la carne gallese è presente tramite distributori e i prodotti, riconoscibili dal marchio Wesh Lamb IGP, sono veicolati prevalentemente nella grande distribuzione e si trovano nei banchi di carne fresca. Anche l’alta ristorazione mostra un interesse crescente verso i prodotti gallesi, in particolare verso alcuni tagli ovini quali la spalla e la coscia disossata che si prestano molto bene per le preparazioni di “fine dining”.

Il consumo italiano di carne di agnello è ancora piuttosto basso, poco più di 1 kg pro-capite l’anno. Nonostante ciò le carni ovine gallesi continuano a mantenere la quota di mercato, ciò significa che questo prodotto è entrato stabilmente nella spesa degli italiani. Ma non è solo un problema culturale, anche la stagionalità rallenta i consumi: in Italia, infatti, la maggiore richiesta di carne di agnello è a Pasqua, mentre la produzione gallese ha il suo apice tra luglio e dicembre. Sulla produzione di ovino gallese, l’esportazione pesa per circa il 35-40% e la maggior parte delle esportazioni finiscono nei Paesi Ue. L’Italia rappresenta circa il 15% della zona Ue.

Partecipando alle principali fiere di settore, HCC da una parte promuove il consumo di carne ovina, dall’altra parte cerca di spingere il consumo di tagli diversi come la spalla, il cosciotto e la pancia arrotolata, rispetto a quelli più noti e più richiesti, come le costolette. “In questi anni -conclude Jeff Martin- abbiamo dialogato molto con la grande distribuzione sull’importanza di introdurre nuovi tagli per dare al consumatore valide alternative d’acquisto alle pezzature normalmente richieste”.

Un decennio in Italia

Il 43% della produzione di agnello commercializzato in Europa ha provenienza dal Regno Unito, che complessivamente conta su una popolazione di 31 milioni di capi. Anche la varietà è molto estesa, dato che il Paese vanta 106 razze autoctone differenti. Poco meno della metà della produzione britannica è destinato all’export. Ahdb Beef&Lamb è una divisione dell’ente britannico per il sostegno e lo sviluppo dell’industria agroalimentare. Le esportazioni verso l’Italia sono state di circa 3mila tonnellate, per un valore medio di 16 milioni di sterline l’anno. Il prodotto è presente in modo continuativo da oltre un decennio.

Massimo Gianvito

La qualità gallese è tutta nell’erba di brughiera - Ultima modifica: 2020-04-14T09:00:54+00:00 da Redazione Meat