Meat Summit 2019, tutto il valore di carne e salumi

Si è tenuto all’NH Congress Centre di Milano il secondo appuntamento con Le filiere di MarkUp-Tecniche Nuove. Dopo il Dairy, il Meat Summit ha coinvolto l’intera filiera di carni fresche e salumi. Oltre 30 aziende di allevamento e consorzi, 20 salumifici, una quarantina di industrie di trasformazione e lavorazione, e poi mangimisti, tecnici, veterinari, fino al mondo retail, con più di 20 responsabili qualità, category e buyer, direttori freschi e freschissimi: erano 280 gli iscritti alla prima edizione del Meat Summit.

“Equilibrio e sostenibilità, sono queste le caratteristiche che l’alimentazione deve avere per garantire il consumatore dal punto di vista salutistico e nutrizionale. Un principio generale che deve essere anche di carni e salumi, categorie alimentari di primissimo piano”. Con queste considerazioni l’editore Ivo Nardella ha aperto i lavori che hanno analizzato priorità e criticità di questi mercati. Mercati che si muovono con logiche diverse ma – anche – con qualcosa in comune. Qualcosa che si chiama vissuto del consumatore. Perché il benessere animale e delle persone (one health), l’attenzione alla propria salute e la salvaguardia dell’ambiente oggi si intrecciano e si fondono sia nelle battaglie del settore, sia nelle prospettive e nelle occasioni che si possono creare in Italia e nel mondo.

Proprio dalla analisi dei comportamenti dei “nuovi consumatori” e dalla dimensione culturale in cui vivono sono partiti i lavori introdotti dai risultati dell’indagine condotta ad hoc da Kkienn che hanno dimostrato come sostenibilità, formazione e professionalità siano fattori imprescindibili.

Il focus è poi passato alla competitività nel comparto salumi, grazie anche alla ricerca di E-nHance: se marginalità operativa e utile netto rispetto ad altri settori dell’agroalimentare sono decisamente bassi e rappresentano una soglia di criticità per molte aziende, oggi la situazione è aggravata dalla crisi innescata dalla pandemia sui suini in Cina con conseguente innalzamento dei prezzi della materia prima carne suina sui mercati di tutto il mondo. Insomma, prospettive non rosee, soprattutto perché non c’è sicurezza sulla durata dell’emergenza. Ma la discussione è dovuta passare anche dalla fase dell’allevamento. E qui i maggiori specialisti italiani, da Carlo Angelo Sgoifo Rossi dell’Università di Milano a Giuseppe Pulina dell’Università di Sassari (e presidente di www.carnisostenibili.it), hanno ricordato come gli allevatori italiani stiano facendo scelte tecniche improntate alla ricerca della sostenibilità del processo produttivo. Dove invece si può focalizzare una carenza, è nella comunicazione al consumatore. Anche perché i produttori hanno iniziato solo recentemente a informare i cittadini consumatori sulle proprietà della carne italiana.

La filiera, poi, va comunicata in modo corretto anche per sostenerne il valore a reparto. E da qui si è sviluppata l’ultima tavola rotonda della giornata nella quale i rappresentanti del mondo retail hanno commentato le principali emergenze della ricerca di SGMarketing parlando di strategie di sviluppo del reparto carne, di trend attuali e soprattutto previsioni di medio periodo.

Al Meat Summit è stato distribuito anche il numero di Le filiere di MarkUp interamente dedicato allo studio del settore, un utile strumento di lavoro per gli operatori dell’intera filiera. Altri contenuti, i video e le presentazioni della giornata saranno disponibili sul sito.

Meat Summit 2019, tutto il valore di carne e salumi - Ultima modifica: 2019-10-17T14:04:03+00:00 da Raffaella Quadretti